Il milanese va al cinema perché vuole una serata “zero sbatta” e sa esattamente cosa vedrà, ha già scelto che spettacolo guardare e determina il suo orario d’arrivo tenendo conto dei 20 minuti di pubblicità prima dell’inizio dello spettacolo perché “non ha un cazzo di tempo da perdere e non esiste entrare in sala a guardarsi mezz’ora di pubblicità come un giapponegro qualsiasi!”
Il giargiana invece quando va al cinema non pianifica cosa guarderà e non sa neppure che film ci siano e a quali orari! Arrivato al multisala guarda tutto con la meraviglia di un bambino a cui è stato regalato un gioco nuovo e, assieme ai suoi 5 giargiabimbi, fissa da lontano le casse presso cui comprare i biglietti. Continuando poi ostinatamente a non chiedersi che film guardare, si mette in coda andando a generare una fila che nemmeno la “Salerno-Reggio Calabria” nei giorni di punta sarebbe in grado di eguagliare.
Il modo di stare in coda del milanese e del giargiana poi è radicalmente opposto.
Il milanese infatti è innervosito e fin da subito si guarda intorno spazientito, calcola al centesimo di secondo la velocità delle commesse e la razza di provenienza delle persone nelle differenti file per assicurarsi di arrivare il prima possibile alla fine di quell’agonia. Nonostante la dettagliata analisi però, anche a lui può capitare di scegliere la fila sbagliata e di trovarsi dunque davanti una famiglia giargiana che, invece, sembra non avere alcun interesse a decidere nulla, parla di altro rigorosamente urlando ad alta voce e, soprattutto, è piena di giargiabimbi che corrono dentro e fuori dalla fila chiedendo ai loro giargiagenitori di comprargli delle caramelle, dei popcorn, la coca-cola, le figurine e altre assurdità.
Il milanese, tra uno spintone e l’altro che i giargiabimbi gli rifilano per uscire e rientrare nella fila, osserva basito la scena. Con un sempre più crescente nervosismo inizia a ripetersi che presto quell’agonia finirà e, per non perdere tempo, si mette a leggere le ultime news dal mondo sul suo i-phone 6s. Il momento in cui però intuisce che quella serata potrebbe trasformarsi per lui in un vero e proprio incubo è quando la famiglia giargiana davanti a lui arriva alla cassa per comprare il biglietto ed il giargiapadre rivolge alla commessa una domanda che lo fa rabbrividire: “che film ci sono stasera?“.
“Ma com’è possibile che ancora non lo avessero deciso?!?!”
La commessa, che oramai è abituata a incontrare “gente così” ogni giorno, non si mostra in alcun modo indispettita ed elenca con pazienza tutti i film e gli orari della serata. Non domo della “figuraccia” appena fatta il giargiapadre, tra gli schiamazzi dei giargiabimbi che continuano a urlargli frasi del tipo “vediamo un cartone, vediamo un cartone, vediamo un cartone“, chiede un breve riassunto di ognuno dei film previsti. Il milanese è incredulo: ha già fatto un tweet, un post su Facebook e creato una decina di gruppi Whatsapp per raccontare a tutti i suoi amici milanesi quanto drammatica la sua serata sia stata fino a quel punto quando la tragedia finale ha inizio.
Il milanese ha infatti in mano ormai da quasi 45 minuti la sua carta di credito e finalmente, dopo tanto patire, intravede la fine della sua “via Crucis” quando la commessa inizia a stampare i biglietti della famiglia giargiana davanti a lui. È proprio in quel momento però, quando tira un sospiro di sollievo ed abbassa le sue difese, che il dramma finale si consuma: il giargiana tira fuori 8745 monete per pagare i suoi biglietti e, con tutta la calma del mondo e aiutato dai giargiabimbi che hanno da poco imparato le addizioni, inizia a contarli uno alla volta separando le monetine rosse “che valgono poco” da tutte le altre. A quel punto il milanese inizia a pensare di trovarsi all’interno di un film horror, le unghie sono finite da almeno 20 minuti e non sa come sfogare il suo nervosismo, davvero non ne può più, fosse stato su “scherzi a parte” qualcuno glielo avrebbe già detto ormai…ha pure scritto a Salvini ma più di una promessa di “ruspe sul cinema” non ha ottenuto!
Dopo altri 10 interminabili minuti di attesa finalmente arriva il suo turno e, con gli occhi lucidi di rabbia (“quanto tempo che ha perso…“), in meno di un minuto ha in mano il suo biglietto.
A quel punto, esausto ed arrabbiato perché oltretutto il suo film è già iniziato, il milanese entra in sala e, senza bisogno di leggere le file sulle poltrone del cinema, raggiunge rapidamente il suo posto. Arrivato a destinazione sbianca…”non è possibile…proprio loro no! Con tutti i film che ci sono! E con tutti i posti che ci sono proprio accanto a me…no vabbè è impossibile che sia vero!”
Ebbene si…la stessa famiglia giargiana che era in fila davanti lui è anche seduta nei posti accanto al suo, tanto che i giargiabimbi, appena lo vedono, partono ad indicarlo come si fa con un amico incontrato inaspettatamente! Il milanese non ci crede, è shockato, si guarda intorno spaesato, non capisce come sia possibile…mentre era in fila ha pensato a tutti i modi in cui avrebbe potuto concludersi quella serata ma mai avrebbe immaginato possibile che lui e quei giargiana avessero gli stessi gusti cinematografici!
“Come è possibile che avessero scelto lo stesso film?!”
Senza sapere più sapere cosa dire e come comportarsi prende il suo i-phone 6s e, con la speranza di ottenere un po’ di conforto e comprensione, racconta su Whatsapp il terribile ultimo sviluppo della sua serata alla morosa che, in tutta semplicità, gli risponde: “ti avevo detto che andare a vedere Kung Fu Panda 3 era una cazzata!“